In Italia e in molti altri Paesi del mondo rappresenta un problema sanitario di primaria importanza, legato perlopiù allo stile di vita tipico delle società industrializzate. Una manifestazione importante dell’arteriosclerosi è l’aterosclerosi: nella parete dell’arteria degenerata si accumulano sostanze soprattutto grasse (colesterolo) per cui si forma la cosiddetta placca ateromasica, che tende a restringere o ostruire l’arteria. Sulla placca che restringe può inoltre formarsi un deposito di sangue che (trombo), che può occludere anche in modo rapido il. Se la placca protrude nel lume vasale può arrivare a ostacolare il flusso ematico al suo interno. Particolare attenzione va posta in presenza di familiarità giovanile per malattia aterosclerotica.
Fattori di rischio modificabili. Spesso, i termini arteriosclerosi ed aterosclerosi sono utilizzati indifferentemente come sinonimi. Esiste anche una placca aterosclerotica eterogenea. Questa placca può essere attribuita al corso complicato della malattia,.
La placca aterosclerotica può rompersi in pezzi molto grossi, causando i coaguli. L’aterosclerosi è una malattia cronica che interessa le arterie di medio e grosso calibro. Cellule muscolari infiammatorie e lisce. Una matrice di tessuto connettivo che può contenere trombi in varie fasi di organizzazione e depositi di Ca.
In alcune persone la malattia progredisce rapidamente dopo i anni. Progressione dell’aterosclerosi. Nel tempo la placca si indurisce e restringe le arterie, con la conseguenza di ridurre il flusso di sangue ossigenato diretto agli organi e ad altre parti del corpo, aumentando così il rischio di sviluppare problemi gravi, tra cui. La diagnosi si basa su un’approfondita analisi dei fattori di rischio, su un corretto esame obiettivo, e su diversi test laboratoristici e strumentali, come.
In vivo concentrazioni elevate di LDL ossidate si repertano sulla placca aterosclerotica. In uno studio condotto su giovani morti per morte violenta l’estensione delle aree della lesione arteriosa in cui sono riconoscibili epitopi delle LDL ossidate correla significativamente con i livelli di tiocianato, che di norma sono elevati nei fumatori. Nei pazienti con dia-bete mellito di tipo le morti per cause car-diovascolari costituiscono l’ delle cau-se di decesso e il di esse è attribuibile alla cardiopatia ischemica3. In quest’ultimo studio i ricercatori sono andati a vedere se il tipo e la composizione della placca aterosclerotica erano davvero state in grado di predire il rischio di un evento cardiaco, dopo che i pazienti sono stati seguiti per circa sette anni. Anatomicamente, la lesione caratteristica dell’aterosclerosi è l’ateroma o placca aterosclerotica , ossia un.
Circa due pazienti su tre hanno ottenuto la regressione della placca aterosclerotica grazie al trattamento con evolocumab in aggiunta alla terapia statinica ottimizzata. Lo studio GLAGOV ha valutato se il trattamento con evolocumab modifica l’accumulo di placca aterosclerotica nelle coronarie di pazienti già in terapia statinica ottimizzata. La progressione della placca ateroma-sica sembrava essere un processo irreversibile e inevitabile in rapporto alla presenza dei fat-tori di rischio ma anche semplicemente allÕau-mento dellÕet. Poichè nella formazione della placca aterosclerotica influiscono diversi fattori (lesione dell’endotelio vascolare, infiltrazione di colesterolo LDL, infiammazione, proliferazione di cellule muscolari liscie della parete arteriose e di Collagene), il fatto che le Statine agiscano beneficamente su tutti questi fattori negativi giustifica il. Qui si accumulano anche tessuto connettivo ed elastico, detriti cellulari, cristalli di colesterolo, e calcio.
Questo accumulo di cellule cariche di grasso, cellule muscolari lisce e di altri materiali, forma un deposito irregolare chiamato ateroma o placca aterosclerotica. La presenza di placche calcifiche a livello carotideo indica presenza di malattia aterosclerotica. Le placche aterosclerotiche possono esercitare un ostacolo al flusso e se questo ostacolo riduce il flusso di una percentuale significativa si può prospettare l’indicazione ad intervenire (asportando la placca o facendo un’angioplastica) Nel nostro caso,a giudicare dal referto che lei riporta. Sebbene non possa essere espulsa o dissolta del tutto, è possibile tenerla sotto controllo e ridurre il rischio che si formino ostruzioni. In una fase iniziale del processo patologico associato al metabolismo lipidico compromesso, il colesterolo (un composto insolubile in acqua che costituisce la base di una placca aterosclerotica ) inizia ad accumularsi sulla superficie di una parete vascolare precedentemente danneggiata.
In particolare, Ross fu il primo a sostenere che la placca aterosclerotica nasce da una lesione a livello dell’endotelio arterioso, seguita dall’adesione e aggregazione delle piastrine (6). Il quesito non è chiaro. Se si fa riferimento alla presenza di placca fibrocalcifica carotidea, si tratta di una placca aterosclerotica , della deposizione, cioè, di colesterolo nella parete arteriosa con conseguente sviluppo di calcificazione e tessuto fibroso. Il significato patologico di questa lesione dipende dalle dimensioni della stessa, dalla limitazione al flusso sanguigno che.
Evolocumab in aggiunta alla terapia statinica ottimizzata ha determinato una regressione della placca aterosclerotica statisticamente significativa in pazienti con malattia coronarica.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.