Con la localizzazione del torace ci possono essere forti sensazioni dolorose che durano per diverse ore o giorni. Aterosclerosi: ripulire le arterie ed eliminare le placche aterosclerotiche. Esercizio fisico prima di tutto! Con il termine aterosclerosi si intende un generico indurimento e perdita di elasticità delle pareti delle arterie per la formazione di placche , dette ateromi o placche aterosclerotiche , inizialmente costituite da lipidi, tra cui il colesterolo, presenti nel sangue le quali con il tempo tendono a diventare sempre più grandi fino a sviluppare. La progressione della placca ateroma-sica sembrava essere un processo irreversibile e inevitabile in rapporto alla presenza dei fat-tori di rischio ma anche semplicemente allÕau-mento dellÕet.
Colesterolo e aterosclerosi: come si formano le placche. L’aterosclerosi una delle principali causa di decessi in tutto il mondo 1. La formazione delle cosiddette placche aterosclerotiche è infatti alla base di infarti, ictus e diversi altri problemi cardiovascolari come l’angina pectoris e la morte cardiaca improvvisa 3. Sciogliere le placche di colesterolo dalle arterie: nelle arterie (vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore alla periferia) possono formarsi placche - costituite da grasso, colesterolo o altre sostanze - che ostruiscono il libero fluire del liquido ematico. Si pensa che in realtà quasi tutte le placche durante la loro evoluzione vadano incontro a successive microemorragie che portano ad attivazione della coagulazione ed eventualmente alla deposizione di fibrina. Statisticamente, infatti, l’aterosclerosi è una delle principali cause di morte nel mondo.
Le placche progrediscono fino a formare trombi che ostruiscono il vaso. Se la placca protrude nel lume vasale può arrivare a ostacolare il flusso ematico al suo interno. La presenza di placche calcifiche a livello carotideo indica presenza di malattia aterosclerotica. Questo recentissimo studio si interroga sul meccanismo con cui le statine inducono la stabilizzazione della placca aterosclerotica.
Questa condizione può dare vita a emboli e mettere a serio rischio la salute delle persone. Nell’arteria carotide viene iniettato direttamente il mezzo di contrasto, permettendo lo studio dell’arteria carotide, la presenza di placche aterosclerotiche , di stenosi o di occlusione del vaso. Dalla valutazione comparata del quadro clinico e delle risultanze dei vari esami (angioTAC, angio-RNM) dipende la scelta terapeutica. Queste specie appartengono anche alle placche aterosclerotiche , ma, a differenza dei concetti generali, riflettono uno stadio specifico del processo. Il processo di formazione degli ateromi dura diversi anni e, generalmente, diventa manifesto dopo i anni anche se in determinati casi può manifestarsi più precocemente.
Le lipoproteine trasportano le molecole di colesterolo lontano dai tessuti, dentro la circolazione sanguigna. Se il livello è troppo alto, si formano depositi di colesterolo nel sangue e questo porta alle placche aterosclerotiche. Attraverso un’attenta valutazione quantitativa, è stata identificata la composizione della placca coronarica dei soggetti presi in esame mediante coronarografia TC. La placca è stata, dunque, classificata in placca morbida, calcificata, fibrosa e confrontata con il futuro rischio di angina instabile, infarto o morte. Il primo evento che porta alla formazione delle placche è l’accumulo locale di lipidi ossidati e che non possono essere metabolizzati dal fegato ma che vengono sottratti al torrente ematico dagli endoteliociti nello spazio sub-endoteliale della tonaca intima e poi fagocitati dai macrofagi.
Molto spesso si crede che il colesterolo totale alto, oppure il cosiddetto colesterolo “cattivo” (LDL), sia responsabile della formazione delle placche aterosclerotiche. In realtà le cose non sono esattamente così. La placche aterosclerotiche , difatti, inizialmente si formano da lipidi accumulati nel sangue, tra cui il colesterolo, ma con il passare del tempo tendono a diventare sempre più grandi, fino a creare delle vere e proprie strutture, composte anche da sostanze fibrose e cellule connettivali che nella fase più avanzata della malattia. I danni principali possono aversi quando esse diventano delicate e soggette a rompersi. La rottura delle placche può provocare l’interruzione del flusso sanguigno al cuore, con conseguente attacco cardiaco o infarto del miocardio.
I macrofagi hanno il compito di ripulire le arterie per evitare il formarsi delle placche aterosclerotiche. Uno studio ha scoperto perché e come non compiono il loro lavoro. I trigliceridi, un altro tipo grasso che circola nel sangue, formano placche aterosclerotiche. Alti livelli di trigliceridi sono spesso associati con il diabete, l’obesità e bassi livelli di lipoproteine ad alta densità (HDL).
Il colesterolo, nel sangue, crea malattie coronariche. Questi fattori di rischio sono tutti modificabili.
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