mercoledì 24 aprile 2019

Quando si parla di ipertensione

Quando si parla di ipertensione

La soglia dell’ ipertensione. I valori normali di pressione viaggiano sugli 80mmHg per la minima, e 120mmHg per la massima. In Italia colpisce oltre dieci milioni di persone e rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Eppure, nonostante i continui allarmismi dei medici, si fa ancora poco per prevenirla.


L’ ipertensione arteriosa non è una malattia di per sé ma aumenta il rischio di essere colpito da ictus cerebrale, infarto di cuore, insufficienza renale ed altre malattie. D’altro canto, il ricorso alle cure oggi disponibili permette di eliminare pressoché completamente questo rischio “aggiuntivo”. Quando è che si può parlare di ipertensione arteriosa?


Quando si parla di ipertensione oculare, significa che la pressione all’interno dell’occhio è più alta rispetto al normale. Le conseguenze di tale condizione non sono prevedibili. Alcune persone convivono con questo problema tutta la vita senza nessun danno oculare, mentre in altri casi si può arrivare alla completa perdita della vista. A soffrire di ipertensione si stima che siano circa milioni di italiani, ma circa la metà di questi ne è consapevole. Si definisce ipertensione sisto-diastolica la condizione in cui entrambi i valori di pressione (minima e massima) sono superiori alla norma.


Quando si parla di ipertensione

Come si diagnostica l’ ipertensione ? Si parla di ipertensione gestazionale, invece, quando i valori pressori alti si riscontrano dopo la ventesima settimana. Sopra questi valori, invece, si è in presenza di ipertensione. Le varie forme di Ipertensione Polmonare “ Ipertensione polmonare” (IP) significa letteralmente: pressione alta nei polmoni. Curare la pressione alta vuol dire curare (anche) la mente. Il declino cognitivo rallenta se si seguono terapie per l’ ipertensione.


In linea di massima nei casi di ipertensione lieve (grado 1) si può osservare l’andamento della P. Dieta per Ipertensione : Cosa Mangiare e gli Alimenti da Evitare. Grazie ad una corretta dieta per ipertensione è possibile tenere i livelli pressori sotto controllo. Ecco i consigli della nutrizionista! Se non trattata, l’ ipertensione può anche condurre nel tempo al cosiddetto “danno d’organo” (a carico di cuore, retina, rene o arterie), da ricercare in tutti i pazienti che soffrono di pressione alta. La pressione arteriosa ha un valore massimo quando il cuore si contrae (sistole) ed uno minimo quando si rilassa riempiendosi di sangue (diastole).


Si parla invece di ipertensione secondaria quando la causa è chiaramente identificata e di solito si tratta di un problema renale, ma. In condizioni normali, la pressione sistolica (o Massima) è al di sotto dei 1mmHg e la pressione diastolica (o Minima) e al di sotto degli mmHg. Si tratta dei vasi sanguigni più grandi, che hanno il compito di trasportare il sangue ricco di ossigeno dal cuore al resto del tuo corpo.


Il siero esercita però una spinta alle pareti dei vasi: una pressione , appunto. Possono essere correlati alla molecola o al fatto che una persona abituata a vivere con valori pressori più alti si senta “svuotata” quando raggiunge i valori normali, occorre riabituarsi alla nuova pressione tenendo a mente che la pressione più bassa può creare un disagio ma non comporta il rischio di accidenti cardiovascolari (!). Secondo le ultime indicazioni dell’Oms si parla di ipertensione con valori di PAS superiori a 1mmHg e di PAD superiori a mmgHg. I valori indicati di seguito si riferiscono ad un soggetto adulto di età superiore a anni. Quando , per qualunque motivo, è alta, si parla di ipertensione.


Se avete il sospetto di soffrire di ipertensione in gravidanza, non esitate a consultare il medico. I seguenti sintomi non devono mai essere sottovalutati perché possono comportare rischi per la vostra salute e quella del bambino. La pressione sanguigna proviene dalle pulsazioni del cuore, che di norma generano una spinta sufficiente a far scorrere il sangue in tutto il corpo. Mentre la minima rappresenta un dato per gli “addetti ai lavori”, il valore da tenere sotto controllo è quello della massima.


Monitorare la pressione sanguigna costantemente è fondamentale per fare prevenzione. Colpisce soprattutto gli anziani: oltre i anni la quota di ipertesi supera l’per cento, al di sotto dei anni ne soffre il per cento. Quando il cuore è in contrazione, per pompare il sangue in circolo, si rileva la pressione massima e quando il cuore si rilascia si misura la pressione minima.


Quando si parla di ipertensione

Si può parlare di lieve ipertensione quando i valori che si riscontrano abitualmente sono 1mmHg. Quando la pressione arteriosa è troppo alta si può profilare uno stato molto pericoloso per l’organismo, detto di ipertensione. La pressione è la forza esercitata dal sangue sulle arterie mentre scorre al loro interno.


Si parla di pressione elevata o ipertensione quando i valori della pressione sistolica (la cosiddetta “massima”) superano i 1mmHg e quelli della pressione diastolica (la minima) i 1mmHg. Nel per cento dei casi la causa dell’ ipertensione è sconosciuta. Si parla allora di ipertensione primitiva, idiopatica o essenziale. Nel restante per cento dei casi l’ ipertensione è secondaria ad altre patologie.


In genere si tratta di insufficienza renale cronica, feocromocitoma o stenosi dell’arteria renale. Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è il primo passo verso una buona salute, assicurano gli esperti. Soprattutto quando si parla di ipertensione : per abbassare una pressione un po’ troppo alta o prevenire la sua comparsa si può, infatti, cominciare proprio dai cibi che si mettono nel piatto ogni giorno. La pressione alta è una condizione che va tenuta sempre sotto controllo, perché può causare insufficienza renale e. C’è ipertensione anche se solo uno dei due valori supera questo limite. Un’ ipertensione unicamente sistolica, in cui soltanto il valore superiore è troppo alto, è frequente soprattutto nelle persone anziane.


La forma acuta deriva quasi sempre da embolia polmonare o da sindrome da distress respiratorio.

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