L’ ipertensione polmonare (PH) è una condizione fisiopatolo-gica che può complicare molte affezioni cardiovascolari, re-spiratorie, reumatologiche, infettive, ematologiche ecc. Medicina e Chirurgia che esplicano la loro attività nell’area delle persone che invecchiano in salute e in malattia,in ambito ospedaliero e territoriale. Inoltre, è possibile consultare l’elenco dei Rifugi che nel corso dell’estate ospiteranno le “misurazioni della pressione in alta quota”.
Quando il cuore si contrae pompando il sangue nei vasi la pressione arteriosa aumenta mentre diminuisce quando il muscolo cardiaco si rilascia. I valori pressori nei vasi oscillano quindi durante ogni battito cardiaco tra un valore massimo e uno minimo. Linee guida per ipertensione in pronto soccorso Giovanni Montini Milano, Italy giovanni.
I professionisti sanitari sono invitati a prendere in debita con-siderazione le linee guida ESC nell’esercizio del loro giudizio cli-nico, nonché nella definizione ed implementazione delle strategie mediche preventive e diagnostico-terapeutiche. Un breve riepilogo dell’intervento del Prof. L’aggiornamento pubblicato a anni di distanza dalle linee guida precedenti elimina lo stadio classificato come pre- ipertensione e introduce la classificazione riassunta in questa tabella. Le nuove linee guida attribuiscono una particolare importanza sia alle modalità di misurazione della pressione, sia al luogo dove la pressione viene. La terapia deve puntare sull’associazione di due o più principi attivi contenuti in una stessa pillola.
Questa pubblicazione si prefigge lo scopo di fornire linee guida , destinate prioritariamente ai medici, ma accessibili agli altri operatori sanitari, per facilitare la diagnosi di ipertensione , la gestione ed il controllo della pressione arteriosa. Linee Guida ” e “Ricerche e Trial clinici”: Sezioni non più Attive. La stesura delle “ Linee guida sulla diagnosi e terapia della ipertensione polmonare” ha coinvolto una task force composta da venti tra i maggiori esperti internazionali di varie discipline - cardiologia, chirurgia toracica, pneumologia, radiologia, reumatologia -, sotto la guida di Nazzareno Galié e con il coinvolgimento di Maurizio.
Dalle nuove strategie di trattamento al miglioramento dell’aderenza terapeutica. E i valori minimi scendono Alla stregua del colesterolo, anche le linee guida per l’ ipertensione sono destinate a mutare per sempre. Ipertensione , le nuove linee guida americane abbassano a 1la soglia.
I primi a fare un passo avanti verso il nuovo cambiamento sono stati gli americani, che da tempo attendevano la revisione del JNC7. L’algoritmo non affronta l’impostazione strategica della terapia antiipertensiva sulla base del profilo di rischio cardiovascolare globale (impostazione delle linee guida ) – specifica la nota dell’Agenzia – a favore di una scelta basata su discriminanti pragmatiche come valori di pressione, caratteristiche demografiche e cliniche. In allegato la linea guida intersocietaria SIAARTI-SARNePI elaborata dal gruppo di lavoro coordinato dal dott. Le nuove linee guida europee e americane dell’ ipertensione suggeriscono dunque nuove strategie di trattamento per colmare questo gap, in particolare consigliano di iniziare il trattamento associando – da subito – con l’associazione di due farmaci in un’unica pillola, per raggiungere il target di trattamento entro tre mesi. L’aderenza alle linee guida è sempre stata limitata, con esiti non ottimali, quali l’aumento della mortalità e della degenza media5-7.
Questo articolo sintetizza le più recenti raccomanda-zioni per la diagnosi e il trattamento della CAP negli adul-ti pubblicate dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE)8. Le principali novità riguardano l’innalzamento dei livelli di pressione arteriosa nei soggetti oltre i anni di età: nell’analisi di costo-efficacia pubblicata sul NEJM i possibili vantaggi da una maggiore adesione a queste linee guida. Lo stress psicosociale è un fattore di rischio per l’ ipertensione e in quanto tale deve esser considerato nel progetto di cura del paziente.
La parola al cardiologo L’ ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie. L’esercizio aerobico porta ad una riduzione cronica media di valori di pressione arteriosa da fino a mmHg per soggetti con ipertensione che non rispondono ai farmaci e da a mmHg per i soggetti con valori normali di pressione arteriosa. L’allenamento di forza ha un effetto cronico favorevole, ma meno significativo.
Sulla base di queste premesse la Commissione Terapeutica della Regione (con la consulenza di alcuni esperti del settore) ha recentemente emanato un documento contenente alcune linee di indirizzo sulla terapia dell’ ipertensione arteriosa e soprattutto sull’utilizzo dei farmaci che bloccano il sistema-renina-angiotensina (SRA), le classi. La Fondazione Confalonieri-Ragonese, con il contributo fondamentale di SIGO, AOGOI, AOGUI, ha prodotto tre nuove Raccomandazioni, ovvero elaborazioni di informazioni scientifiche, per assistere medici e pazienti, nelle decisioni che riguardano le modalità di assistenza appropriate in specifiche condizioni cliniche. LINEE GUIDA Fondazione Confalonieri Ragonese.
Entrambi le edizioni delle linee guida , invece, concordano nel sostenere che l’ ipertensione arteriosa è una condizione a elevato impatto sociale, che andrebbe prevenuta soprattutto attraverso un corretto stile di vita e l’eliminazione delle abitudini sbagliate (fumo, sedentarietà, dieta con eccessivo consumo di grassi e calorie). La dichiarazione ha anche notato che non vi è alcuna prova che i farmaci per BP migliorino i risultati della salute nei pazienti con diabete ma senza ipertensione. PPT della presenza di coronaropatia ostruttiva (definita come la presenza di una stenosi ) nel singolo individuo. Le attuali linee guida indicano la terapia trombolitica come trattamento di scelta per la riperfusione primaria del circolo polmonare nei pazienti con embolia polmonare ad alto rischio. Gestione dell’otite media acuta in età pediatrica.
A tale scopo le linee - guida suddividono le cause di rischio emorragico in modificabili ( ipertensione non controllata, INR labile, FANS), parzialmente modificabili (anemia, insufficienza renale, insufficienza epatica, abuso di alcol), non modificabili (età, tumori, coagulopatie, emorragie pregresse, ictus pregresso). Le linee guida nascono appunto come strumento per praticare la EBM, e quindi raccolgono le prove scientifiche più attuali relative alle procedure diagnostiche ed alle misure terapeutiche ed offrono al clinico sintesi delle evidenze e raccomandazioni operative. Per quanto riguarda la patogenesi, nelle ultime linee guida si è andati oltre la visione della FA come fenomeno puramente “elettrico”, ma si è sottolineato in modo specifico ed estensivo che l’aritmia è una conseguenza di alterazioni strutturali cardiache sottese da varie condizioni e co-morbilità, quali: predisposizione genetica.
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