Numerosi sono i fattori in grado di modificare i valori di pressione registrati in una determinata popolazione. Pressione sanguigna e valori ottimali. L’ipertensione è un disturbo ‘silenzioso’ perciò non è improbabile ignorare di avere una pressione alle stelle. Per questo è importante misurarla regolarmente, specie quando sono presenti alcuni fattori di rischio come la famigliarità per l’ipertensione o altre patologie.
La pressione sanguigna, la misurazione della forza con cui il sangue scorre all’interno del corpo, può nel caso di valori elevati, diventare una delle principali cause di infarti ed ictus. Quali sono i valori corretti della pressione a anni e quando bisogna preoccuparsi? Con l’avanzare dell’età si tende a prestare molta più attenzione alla misurazione.
Conoscere i valori della pressione arteriosa negli anziani è fondamentale. Si tratta di un accertamento importante sia per quanto riguarda la pressione ottimale (quella cioè che permette al cuore di lavorare al meglio) sia per i valori “normali”. Qui di seguito ecco una classificazione dei valori di pressione arteriosa e della loro portata di rischio.
I fattori in grado di modificare i livelli di pressione arteriosa di un individuo sono molteplici. Infarti e ictus sono solo alcuni dei rischi che si corrono quando la pressione arteriosa è troppo elevata. Infatti, quando il sangue esercita una forza eccessiva sulla parete delle arterie, ci si può ritrovare anche alle prese con problemi come emorragie cerebrali, aneurismi, insufficienza renale, retinopatie e arteriopatie periferiche. Entro certi limiti, più bassi sono i valori e meglio è. Non esistono limiti specifici a cui attenersi per definire la pressione arteriosa troppo bassa, a meno che non ci siano sintomi o disturbi. Se però si hanno bruschi cali di pressione arteriosa (come quando si sta a lungo al sole d’ estate oppure si sta a lungo in piedi), si possono accusare capogiri, sudore freddo, mancamenti.
La pressione arteriosa rappresenta la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie in cui scorre. Questi vasi di calibro maggiore, grazia alla presenza di tessuto elastico e muscolare, facilitano la progressione. Diminuire i valori della pressione. Per tentare di controllare la pressione , verso i valori ottimali, ci sono diversi metodi, oltre ai farmaci a questo preposti che prescriverà il medico curante.
Anche una persona completamente sana può essere soggetta a degli sbalzi nelle misurazioni della pressione. I valori ancora normali della massima sono fino a 140. Quando da distesi li faccio sedere, spesso la pressione si abbassa ulteriormente, raggiungendo valori da bambino. MILANO- La pressione è inequivocabilmente alta se la massima supera i 1millimetri di mercurio, va bene se non oltrepassa i 120. Durante la gravidanza le donne tendono ad avere la pressione molto bassa.
La pressione bassa in gravidanza è un fenomeno molto comune che tuttavia non deve spaventare perché non comporta gravi problemi, al contrario della pressione alta che invece può essere pericolosa. Dal modo di sedersi, sino alla respirazione, misurare la pressione nel modo ottimale non è facile se non si conoscono le regole da seguire. Misurare la pressione arteriosa e tenerla sotto controllo dovrebbe essere un’operazione quotidiana. I problemi nei quali si può incorrere a causa della variazione della pressione sono di due tipi: ipertensione (quando supera i valori standard) e ipotensione (quando si trova al di sotto dei valori standard). Più è alta la pressione e maggiore è il lavoro (e la fatica) che deve compiere il cuore.
La pressione dei pneumatici della vostra MTB è personale e dipende da diversi fattori, come lo stile di guida,. Prima di procedere con la lettura dei valori che abbiamo registrato, è bene fare una brevissima premessa. Ma qual’ è la pressione giusta? Prima di parlare di numeri è opportuno valutare il tipo di gomma che si utilizza e verificare la pressione massima di gonfiaggio. Su tubolari e copertoncini questo valore è spesso scritto sulla gomma stessa, ma in caso contrario, si può chiedere al costruttore (le informazioni, ormai, sono anche sui rispettivi siti internet).
Frequenza massima stimata e frequenza ottimale. Uno dei modi per tarare l’intensità dell’attività fisica è quello di capire se la frequenza rimane all’interno di un intervallo ottimale prestabilito.
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