La corretta identificazione del problema può garantire una netta riduzione dei disturbi motori e cognitivi nella popolazione anziana. La patologia dell’ idrocefalo normoteso (NPH – Normal Pressure Hydrocephalus) dell’anziano è una sindrome clinica caratterizzata da una classica triade di sintomi che comprende turbe della deambulazione, incontinenza urinaria e demenza quali manifestazioni maggiori. Mezzo secolo fa circa Adams e Hakim definirono l’esistenza di una patologia definita come “ idrocefalo occulto sintomatico con normale pressione del liquido cefalorachidiano”. Idrocefalo normoteso o Idrocefalo cronico idiopatico Introduzione.
Il trattamento dell’ idrocefalo normoteso consiste nel posizionare un tubicino di plastica (uno shunt) nei ventricoli cerebrali e nel farlo scorrere sotto la pelle, solitamente nell’addome (shunting ventricolo-peritoneale). Il liquido cerebrospinale viene poi drenato dal cervello.
Nell’ idrocefalo normoteso i disturbi cognitivi possono regredire a seguito del trattamento chirurgico. Le funzioni esecutive sono le prime ad essere compromesse, per cui, già nelle prime fasi di malattia, i pazienti possono presentare difficoltà a svolgere correttamente le loro attività quotidiane.