La corretta identificazione del problema può garantire una netta riduzione dei disturbi motori e cognitivi nella popolazione anziana. La patologia dell’ idrocefalo normoteso (NPH – Normal Pressure Hydrocephalus) dell’anziano è una sindrome clinica caratterizzata da una classica triade di sintomi che comprende turbe della deambulazione, incontinenza urinaria e demenza quali manifestazioni maggiori. Mezzo secolo fa circa Adams e Hakim definirono l’esistenza di una patologia definita come “ idrocefalo occulto sintomatico con normale pressione del liquido cefalorachidiano”. Idrocefalo normoteso o Idrocefalo cronico idiopatico Introduzione.
Il trattamento dell’ idrocefalo normoteso consiste nel posizionare un tubicino di plastica (uno shunt) nei ventricoli cerebrali e nel farlo scorrere sotto la pelle, solitamente nell’addome (shunting ventricolo-peritoneale). Il liquido cerebrospinale viene poi drenato dal cervello.
Nell’ idrocefalo normoteso i disturbi cognitivi possono regredire a seguito del trattamento chirurgico. Le funzioni esecutive sono le prime ad essere compromesse, per cui, già nelle prime fasi di malattia, i pazienti possono presentare difficoltà a svolgere correttamente le loro attività quotidiane. Al giorno d’oggi, tuttavia, ci si può rendere conto che tale appellativo è più una speranza che un risultato clinico largamente raggiunto in questo tipo di pazienti. Si ritiene che l’ idrocefalo normoteso derivi da un difetto nel riassorbimento del liquido cerebrospinale da parte dei villi aracnoidei.
Prevalenza: 5-per 1mila persone. Premetto che sono cardiopatica, affetta da neuropatia periferica agli arti inferiori e da glaucoma ad angolo stretto. I segnali a cui prestare attenzione sono diversi e vanno dalle difficoltà di deambulazione all’incontinenza urinaria, alla comparsa di una lieve forma di demenza che si manifesta con improvvise perdite di memoria, sbalzi di umore o apatia. Gli autori descrivevano una patologia in cui, alla dilatazione delle strutture ventricolari cerebrali evidenziata con pneumoencefalografia, si associava la triade clinica caratterizzata da disturbo cognitivo, alterazioni della marcia ed incontinenza urinaria.
L’ idrocefalo normoteso è detto anche idrocefalo cronico idiopatico.
Anziana di anni dopo tac e risonanza magnetica ha una diagnosi di idrocefalo normoteso. Presenta ipovisione, deficit di deambulazione, inizia a perdere la memoria a breve termine e ha. Sono incontinente, ho le gambe pesanti, i piedi sempre gelati, dimentico le cose. La diagnosi e il trattamento dell’ idrocefalo normoteso è, da sempre, il campo di studio del dott.
Quando l’ idrocefalo coinvolga tutto il sistema ventricolare ( idrocefalo tetra-ventricolare), sia nelle forme congenite che acquisite, il trattamento è concettualmente lo stesso: la diversione del liquor attraverso un tubicino ed una valvola che si apre a “pressione”, quasi sempre nell’addome. Si tratta di un termine improprio perché, come vedremo, questo tipo d’ idrocefalo ha comunque dei momenti nei quali la pressione endocranica sale e quindi non è più normoteso. La malattia ha un andamento progressivo, fortemente invalidante. Trova la patologia selezionando una parte del corpo, cercando per ordine alfabetico o inserendo una parola chiave.
Nel secondo caso si chiama idrocefalo ostruttivo da malformazioni. Nel terzo caso si chiama idrocefalo ostruttivo o non comunicante principalmente da emorragie o processi infettivi. La nostra vicenda è iniziata diversi anni fa, quando nostra madre ha iniziato a mostrare rallentamento motorio, con cadute improvvise per perdita di equilibrio.
L’intervento di derivazione ventricolo peritoneale è la procedura più diffusamente adottata per il trattamento dell’ idrocefalo normoteso. Si verifica dopo emorragie subaracnoidee (per rottura di aneurisma o trauma cranico), dopo una meningite o per polisaccaridosi. Questa pratica permette di trattare con successo gli effetti della patologia, ma a seconda delle cause che lo hanno scatenato possono manifestarsi comunque danni irreversibili al tessuto cerebrale. Buongiorno, vi scrivo per mio padre affetto da idrocefalo normoteso da circa anni, anni fa è stato operato con una derivazione il quale ha bloccato la situazione deambulativa. I medici che la seguivano da.
Il termine deriva dal greco e letteralmente significa “ acqua nella testa ”. Un sanguinamento , un infezione, un tumore possono ostruire le normali vie di deflusso del liquor e quindi lentamente.
La patologia colpisce maggiormente gli anziani: in Italia è causa di circa il di tutte le demenze ma un semplice intervento può risolvere il problema. Regia di Fabio Schifilliti. Si ha quando ad essere bloccati cono i microcanali liquorali dei villi aracnoideali. Tale evenienza si verifica ogni qualvolta lo spazio SubAracnoideo viene ad essere ingolfato da sangue o materiale infiammatorio.
IDROCEFALO COMUNICANTE.
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