Lo stadio di pre- ipertensione , introdotto per la prima volta con il JNC- non indica una condizione patologica ma è stato messo in evidenza perché rappresenta una categoria di persone che hanno un certo rischio di diventare ipertese e che per questo motivo dovrebbero agire prontamente per adottare misure preventive. Colpisce infatti circa il della popolazione adulta e rappresenta uno dei maggiori problemi clinici dei tempi moderni. In Italia più di milioni di persone soffrono di ipertensione e circa la metà di queste ignora di avere la pressione alta. Le forme di ipertensione arteriosa in cui è possibile dimostrare una causa precisa, cioè organica, legata a specifiche malattie di un organo, sono definite “secondarie”.
In molti casi la causa di ipertensione è una malattia del rene, conseguente a precedenti nefriti, pielonefriti o infezioni delle vie urinarie particolarmente frequenti. L’ ipertensione arteriosa non è una malattia di per sé ma aumenta il rischio di essere colpito da ictus cerebrale, infarto di cuore, insufficienza renale ed altre malattie. D’altro canto, il ricorso alle cure oggi disponibili permette di eliminare pressoché completamente questo rischio “aggiuntivo”. Quando è che si può parlare di ipertensione arteriosa? La malattia in questo stadio è reversibile.
Ad esempio, se la pressione sistolica è di 1e quella diastolica è di 8 soffrite di ipertensione di secondo grado. Se la pressione sistolica fosse pari a 1e quella diastolica a 9 ricadreste nell’ ipertensione di primo grado. Nel primo caso non esistono cause ben definite mentre nel secondo vi sono malattie renali o tumori alla base dell’insorgenza dell’ ipertensione. I ricercatori hanno analizzato i dati di 4persone con ipertensione al primo stadio , che ancora non prendevano farmaci per la pressione. Alcuni di loro hanno seguito la dieta DASH,.
Il primo rimedio naturale per provare ad abbassare la pressione è quello di correggere le abitudini di vita non corrette e di normalizzare il peso. Tuttavia, il rischio di complicanze cresce con l’aumento dei valori pressori, anche nell’ambito dei valori normali, e quindi questi limiti sono in qualche modo arbitrari. Le indicazioni di pressione systolic cadono nel limite di 1- 1mm. Si definisce ipertensione sisto-diastolica la condizione in cui entrambi i valori di pressione (minima e massima) sono superiori alla norma. Se viene riscontrata la presenza di retinopatia al paziente può essere richiesto di sottoporsi a fluorangiografia per valutarne lo stadio e la possibile evoluzione nel tempo.
Per questo si agisce insieme al cardiologo che valuterà la situazione. La terapia consiste nel contrastare la causa, ovvero l’ ipertensione. La pressione normale alta deve essere curata da un medico. In termini medici, l’ ipertensione si riferisce al riscontro di una pressione arteriosa elevata, indipendentemente dalla causa. L’American College of Cardiology (ACC) e l’American Heart Association (AHA) hanno pubblicato una nuova versione delle linee guida sull’ ipertensione caratterizzate da una nuova definizione di “ ipertensione di stadio 1” (che sostituisce il termine di “preipertensione”) in presenza di valori pressori compresi tra 1e 1di.
Come già precisato nel primo capitolo del manuale, l’ ipertensione arteriosa è definibile come “quell’arco di valori pressori per i quali è dimostrato che l’abbassamento ottenuto con la terapia produce benefici in termini di riduzione del rischio di eventi cardiovasco-lari” (1-3). Pressione alta: i valori ragionevoli. La pressione sanguigna indica il lavoro che il corpo svolge per pompare il sangue verso gli organi. Questo valore potrebbe essere basso (ipotensione), normale oppure alto ( ipertensione ). Il trattamento iniziale è il seguente: Cambiare il modo di vivere.
Poiché il rigurgito in primo grado non è pericoloso, i medici raccomandano: esercizio aerobico e sport in modo moderato, riduzione dello stress psico-emotivo, esame regolare da parte del medico curante. Inoltre la tecnologia Doppler consente di misurare con accettabile precisione la pressione nell’arteria polmonare durante la fase sistolica del cuore. Trattandosi di un esame semplice e non invasivo è quello di primo stadio e consente di formulare una ipotesi di diagnosi.
Emogasanalisi di un campione di sangue arterioso. E’ importante ricordare che le alterazioni retiniche, secondarie all’ ipertensione arteriosa, costituiscono molto spesso il primo segno della malattia. L’ ipertensione sistemica è quella condizione clinica caratterizzata da una pressione arteriosa più o meno alta.
E’ una patologia diffusissima ma, se diagnosticata e curata in modo scrupoloso difficilmente causa danni irreversibili. L' ipertensione di primo grado non può essere confusa con un aumento una tantum della pressione arteriosa durante l'esercizio o in situazioni di stress. Ipertensione grado: sintomi e trattamento.
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