Numerosi sono i fattori in grado di modificare i valori di pressione registrati in una determinata popolazione. La pressione minima bassa è la condizione medica in cui il valore di pressione diastolica è costantemente inferiore a mmHg. In genere, la pressione minima bassa rientra in un contesto di ipotensione, quindi in uno stato in cui anche la pressione sistolica è costantemente inferiore alla norma (quindi a mmHg). La differenza numerica tra la massima e la minima è chiamata pressione differenziale (o pressione di pulsazione).
Un valore eccessivo è un forte predittore di problemi di cuore, soprattutto per le persone anziane. Tuttavia, nel caso di alcune categorie a rischio come ad esempio nei soggetti con diabete mellito è raccomandabile mantenere dei valori di pressione arteriosa più bassi. In linea generale, perché si considerino i valori della pressione alta è necessario che la massima superi i 1mmHG, e la minima i 1mmGH, ma già quando la minima supera la soglia dei 90. I valori minimi per la pressione sono più di 1e non meno di 90.
Oltre, bisogna iniziare a preoccuparsi. Quali sono i valori normali della pressione arteriosa? Quale valore è più importante nella misurazione della pressione ? Il valore massimo o il minimo? La risposta è: entrambi!
Con la dicitura “ pressione minima ” più specificatamente si indica la pressione arteriosa diastolica che determina la fase del rilascio del processo di funzionamento cardiaco (opposto alla contrazione: pressione sistolica). Quando i valori della pressione minima (diastolica) sono sopra alla norma, come abbiamo appena visto si parla di ipertensione. Le cause di tale condizione possono essere diverse e nella maggior parte dei casi risultano ancora sconosciute: non sono ancora state identificate le ragioni precise per cui un paziente soffre di pressione minima alta.
L’ipertensione è un disturbo ‘silenzioso’ perciò non è improbabile ignorare di avere una pressione alle stelle. Pressione sanguigna e valori ottimali. Per questo è importante misurarla regolarmente, specie quando sono presenti alcuni fattori di rischio come la famigliarità per l’ipertensione o altre patologie.
I VALORI DELLA PRESSIONE Ma è più importante il valore della pressione massima o della minima ? Si parla di ipertensione invece quando uno di questi valori è superiore. I valori della pressione massima e minima vengono espressi in valori numerici seguiti da “mmHg“, cioè “millimetri di mercurio“. Quindi quando vedete un valore pressorio espresso con “1mmHg”, per leggerlo correttamente, dovrete dire “1millimetri di mercurio”. Che significato ha una pressione minima eccessivamente bassa? Chi soffre di ipotensione corre dei rischi?
Facciamo un po’ di chiarezza su un disturbo comune e vediamo come si manifesta, quali conseguenze comporta e soprattutto cosa possiamo fare per far salire una pressione troppo bassa e sentirci subito meglio. La pressione arteriosa si misura attraverso due valori : la pressione arteriosa massima (sistolica) e la pressione arteriosa minima (diastolica) che corrispondono rispettivamente a valori pressori a riposo uguali o inferiori a 1millimetri di mercurio (mmHg) e a valori uguali o inferiori a mmHg. Valori inferiori a mmHg di pressione sistolica configurano invece il quadro dell’ipotensione grave, con possibile collasso circolatorio. Misurare la pressione arteriosa e tenerla sotto controllo dovrebbe essere un’operazione quotidiana. I problemi nei quali si può incorrere a causa della variazione della pressione sono di due tipi: ipertensione (quando supera i valori standard) e ipotensione (quando si trova al di sotto dei valori standard).
Se però si hanno bruschi cali di pressione arteriosa (come quando si sta a lungo al sole d’ estate oppure si sta a lungo in piedi), si possono accusare capogiri, sudore freddo, mancamenti. La pressione sanguigna viene influenzata da numerosissimi fattori, uno dei quali è proprio l’età. La prima viene chiamata pressione diastolica, meglio conosciuta come pressione minima , mentre la seconda viene chiamata pressione sistolica, o pressione massima.
Nelle misurazioni di pressione avrete notato che ci sono due valori : questi due numeri sono i valori della pressione sistolica (detta anche massima) e della pressione diastolica ( pressione minima ). Questi due valori sono espressi in millimetri di mercurio, mmHg. La pressione diastolica, anche detta la pressione minima , è il valore associato alla pressione arteriosa quando il cuore e nella sua fase di rilassamento. Ciò avviene a seguito del fatto che il cuore si svuota del sangue che viene pompato fuori. La pressione si considera normale quando la pressione sistolica ( pressione massima) non supera i 1mmHg e la diastolica ( pressione minima ) non supera gli mmHg.
Scopriamo quali sono le possibili cause ed i sintomi con cui si manifesta. Analizziamo inoltre quando l’ipotensione è uno stato benefico per l’organismo e quando, invece,necessita di cure perchè derivante da altre patologie. Grazie a diversi studi, è stato possibile evidenziare chiaramente che più è basso il valore della pressione minima , e minore è il rischio di morte. Generalmente, i medici ritengono quindi che una pressione cardiaca leggermente bassa sia un elemento protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari. Inoltre significa che i valori di pressione cui deve aderire una persona di anni e oltre non sono quelli previsti per un trentenne.
Significa che ogni medico deve essere cauto nel mantenere valori bassi di pressione o nello spingere un anziano a raggiungerli.
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