Entra nel Business Online, Fa che Diventi il Tuo Nuovo Lavoro. Oggi, tra le principali cause di abbandono precoce dell’ allattamento , c’è proprio la ripresa dell’attività professionale. Soprattutto se la mamma deve rientrare presto, c’è il dubbio che non sia possibile conciliare poppate e lavoro. Può capitare addirittura di chiedersi se valga la pena iniziare! Per una mamma lavoratrice dipendente, dopo la nascita di un figlio il rientro al lavoro è un momento delicato.
Il rientro al lavoro e l’ allattamento sembrano due concetti che non possono coesistere, ma non è così e vi spieghiamo perchè. ALLATTARE e LAVORARE SI PUÒ ! Si può spezzare l’orario di lavoro per fruire dei riposi per allattamento , oppure si può entrare dopo o uscire prima? Al padre lavoratore questi permessi spettano? L’accordo col datore di lavoro per l’ allattamento.
Il Ministero del lavoro aggiunge che i riposi orari per allattamento sono concessi alla madre per la salvaguardia della salute del bambino neonato e per le sue esigenze di nutrizione, quindi per questi fini essi devono essere fissati tassativamente in base ad un accordo tra la lavoratrice e. Tribunale Firenze, Sezione L Civile, 04. Il divieto di licenziamento della lavoratrice durante il periodo di tutela ai sensi dell’art. In realtà, allattare e lavorare si può. Solo che non lo sappiamo.
Perchè nella nostra società si tende a pensare che allattamento e lavoro siano incompatibili o comunque. Questa decisione va presa in accordo con il datore di lavoro , il quale non può rifiutarsi di concedere il permesso per allattamento ma può definirne le modalità di utilizzo. Se i bambini sono due (o più), i permessi raddoppiano (non più ore al giorno ma 4) e conseguentemente anche l’importo ricevuto.
Allattare e lavorare si può. Questo accade specialmente nelle piccole realtà, in cui il datore di lavoro ha più difficoltà a sostituire la lavoratrice, e cerca di indurla a rinunciare all’ allattamento. Ma il datore di lavoro può richiedere la rinuncia ai permessi per allattamento ? Prima di rispondere a questa domanda vediamo quante ore di allattamento spettano ed a chi.
Lavorare e proseguire l’ allattamento si può. Altre soluzioni sarebbero il trovare un asilo nido nelle vicinanze del posto di lavoro , oppure la messa a disposizione di uno spazio comodo e tranquillo dove allattare e dove può stare il piccolo. Ovviamente non si può correre sempre a casa e far sì che il bimbo si attacchi al seno in tempi da record. Ci sarebbero tanti altri esempi che posso portare a dimostrazione del fatto che allattare a lungo si può , che seguire i tempi dei nostri cuccioli è possibile, e che l’unica condizione per farlo risiede nella nostra disponibilità ad accogliere le richieste dei bambini.
Anche quando dobbiamo o vogliamo mantenere il nostro lavoro. E’ vietato adibire al lavoro le donne in gravidanza durante il periodo di astensione obbligatoria (congedo di maternità), ossia due mesi prima della data presunta del parto, fino a tre mesi dopo il parto. Buongiorno le chiedo cortesemente se e’ possibile accorpare in un unico giorno le ore di riduzione per settimana per allattamento. In seguito ho trovato lavoro part time, poi ho lavorato da casa, e nel frattempo avevo anche molto lavoro dal Direttivo di una associazione di sostegno per l’ allattamento. Se davvero vogliamo trovare una conciliazione reale tra il nostro lavoro e l’essere mamma dobbiamo trovare anche la conciliazione tra l’essere mamma e il lavoro.
Però devo dire una cosa. Uno non deve prevaricare l’altro. Morena, allattare e lavorare. Non solo si può , si deve.
La legge infatti garantisce alle mamme dipendenti due ore al giorno di permesso retrib uito per allattamento. Poter contare sui permessi allattamento per i genitori lavoratori può risultare determinante nella crescita dei bambini. Grazie a questi, infatti, si possono ottenere alcune ore di risposo regolarmente pagate che consentono di rispondere alle esigenze del neonato. Fac simile richiesta allattamento al datore di lavoro.
La lettera di richiesta di permessi per allattamento è: da stampare, compilare e consegnare in azienda, brevi mano (con ricevuta di consegna), via posta raccomandata, FAX o PEC. Inoltre, nel primo anno di vita del bambino, la lavoratrice può usufruire di una o due ore di riposo al giorno (a seconda se l’orario di lavoro è part time o full time), godendo di permessi per allattamento retribuiti. LLL, un libro che parla al cuore delle madri aiutandole ad organizzarsi in modo da conciliare lavoro e allattamento e, quando devono separarsi dal bambino, vivere il più serenamente possibile il distacco.
Se è necessario assumere farmaci, è meglio evitare di allattare con la febbre? Ecco i consigli dell’esperta alla neomamma per gestire al meglio l’ allattamento con la febbre o con un altro malanno di stagione. Se la mamma si ammala può essere necessario uno stop alle poppate? In un mercato del lavoro sempre più precario e, nelle piccole realtà, poco tutelato, la possibilità di usufruire di questa misura può spingere alcune donne ad andare oltre le proprie forze fisiche e psicologiche, di fronte a datori di lavoro non curanti della loro condizione.
Conducendole in una spirale di eventi stressanti e dannosi per tutti.
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